L’importanza delle insegne al giorno d’oggi

Nell’era digitale, la visibilità fisica di un’azienda o di un negozio rimane essenziale per attirare clienti e creare un’identità di marca riconoscibile 

Le insegne pubblicitarie rappresentano una strategia chiave per raggiungere questo obiettivo, fungendo da strumento fondamentale per accrescere la visibilità e l’attrattività di qualsiasi impresa, che sia un piccolo negozio di quartiere o una grande catena.  

Un’insegna attentamente progettata, grazie alla giusta combinazione di design, messaggio e collocazione, può trasformarsi in una potente leva di marketing, rappresentando spesso la prima impressione che un cliente ha di un’azienda.  

Essa ha il potenziale di catturare l’attenzione dei passanti, suscitare curiosità e incoraggiare l’ingresso nel negozio; al contrario, un’insegna trascurata o mal progettata potrebbe scoraggiare i potenziali clienti.  

Le insegne pubblicitarie non sono solo strumenti per mostrare il nome o il logo di un’azienda, ma possono anche comunicare informazioni utili, come i prodotti o servizi offerti, gli orari di apertura e altro.

 

Quando cambiare un’insegna è segno di sostenibilità  

Le insegne luminose mantengono un ruolo cruciale nel marketing e nella pubblicità, ma la crescente consapevolezza ecologica solleva la sfida di conciliare efficacia e sostenibilità.  

In un contesto di emergenza climatica, la sostenibilità è diventata centrale anche nella pubblicità esterna; l’adozione di pratiche ecologiche nel design e nell’uso delle insegne rappresenta un passo avanti verso un futuro più sostenibile, offrendo un’alternativa rispettosa dell’ambiente alle strategie tradizionali.  

La diffusione della tecnologia LED, come quella offerta da Seriart, è un esempio tangibile di questa evoluzione, garantendo non solo un’efficienza energetica superiore, ma anche una maggiore versatilità nella presentazione di colori e contenuti visivi. 

Il panorama delle insegne luminose ecologiche si prospetta promettente, con progressi nella tecnologia dell’illuminazione e una crescente attenzione all’ambiente. L’introduzione di fonti energetiche rinnovabili, come i pannelli solari, costituisce un elemento chiave di questa evoluzione, con potenziali applicazioni nelle zone ad elevata esposizione solare. 

Inoltre, ci si aspetta un cambiamento nella percezione della cartellonistica, influenzato da regolamenti più stringenti sull’illuminazione pubblicitaria, in risposta all’inquinamento e al consumo energetico eccessivo. Questi sviluppi indicano una crescente adozione di insegne luminose eco-sostenibili da parte delle aziende, in linea con le nuove normative emergenti.

 

Quanto costa mettere un’insegna per negozio? 

L’esposizione di insegne per negozi è regolamentata dalla Legge 24 Aprile 2002 n.75 Articolo 2-bis, che definisce l’insegna di esercizio come un mezzo per indicare al pubblico il luogo dell’attività economica. 

Ecco alcuni elementi che influenzeranno il prezzo di produzione dell’insegna, ma che sono necessari da tenere in considerazione:  

  • Dimensione: In generale, la grandezza influenza il costo, sia per il materiale che per la manodopera, e variano in base al tipo di sistema scelto. 
  • Normative locali: La conformità alle normative comunali può influire sui costi, indipendentemente dalle normative nazionali. 
  • Materiali: La scelta dei materiali, inclusi strati multipli, può variare i costi. 
  • Tipo di insegna: La distinzione tra insegne illuminate o non illuminate, monofacciali o bifacciali, impatta sui costi. 
  • Logo: La complessità del design, specialmente se include un logo, può influenzare il costo di costruzione. 
  • Difficoltà di installazione: Fattori come il tipo di installazione (ad esempio, totem o lettere montate su muro), l’utilizzo di piattaforme aeree, l’altezza dell’installazione e l’accessibilità al punto di installazione possono influire sui costi. 
  • Colori personalizzabili e finiture speciali: L’uso di colori personalizzabili e finiture speciali, come l’alluminio spazzolato, può aumentare il costo dell’insegna. 

Complessivamente, la determinazione dei costi per la realizzazione di un’insegna dipende da una serie di fattori specifici. La personalizzazione e la complessità del progetto possono influenzare significativamente il budget complessivo. 

 

Quando non si pagano le insegne?  

Se l’insegna è inferiore a 5 metri quadrati, non è soggetta a tassazione secondo la stessa legge; tuttavia, se supera la dimensione massima stabilita, diventa soggetta all’imposta sull’insegna, calcolata in base alle dimensioni e al luogo di esposizione, variando da Comune a Comune.  

La procedura di approvazione per tutti i pannelli, indipendentemente dalle dimensioni, richiede la presentazione di un progetto al Comune, seguita dall’attesa di approvazione. Durante questo periodo, è possibile esporre un’insegna temporanea per 90 giorni, la quale deve differire da quella presentata nel progetto. 

 

Sostenibilità: quanto consuma un’insegna a led?  

In questo periodo storico, la preoccupazione per i consumi elettrici delle insegne e degli espositori luminosi è evidente. 

Esistono strategie per mitigare questa situazione? Nel contesto pubblicitario, l’illuminazione a LED e l’uso di temporizzatori possono offrire un aiuto contro l’aumento dei costi energetici. 

I LED rappresentano un’alternativa vantaggiosa rispetto alle lampade a risparmio energetico o a fluorescenza. Ad esempio, una lampadina a LED consuma solo 3 kWh per 500 ore di utilizzo, rispetto ai 75 kWh di una lampada a risparmio energetico, garantendo un notevole risparmio sulla bolletta. 

L’adozione di LED consente di ridurre i consumi fino al 70% rispetto alle fonti tradizionali di illuminazione. Inoltre, sono caratterizzati da una durata prolungata e richiedono meno interventi di manutenzione, offrendo una serie di vantaggi come l’assenza di inquinamento luminoso e la possibilità di scegliere tra diverse temperature di colore. 

Nonostante alcuni falsi miti, come la resa cromatica o la percezione delle temperature di luce, i LED offrono una gamma di possibilità e versatilità che li rendono una scelta ideale per l’illuminazione pubblicitaria. Infatti, la temperatura di questa luce varia da bianco molto caldo (1700K) a simile a quella naturale del giorno (6500K), e sfata l’idea che tutte le luci a diodi luminosi sono “fredde”. 

Nel passaggio alla tecnologia LED, non sono necessarie modifiche all’impianto, poiché le lampade sono spesso dotate di attacchi plug-and-play. 

Pur avendo un costo iniziale superiore, offrono un rapido recupero dell’investimento grazie al risparmio energetico e alla lunga durata. 

Un aspetto importante da considerare è inoltre la differenza tra wattaggio e lumen nei LED: il primo si riferisce al solo consumo di energia mentre i lumen indicano la potenza luminosa.  

Nei contesti di insegne ed espositori luminosi, l’efficienza dei LED può essere ulteriormente ottimizzata attraverso l’uso di temporizzatori, regolando l’illuminazione in base agli orari di maggiore affluenza di potenziali spettatori dell’installazione pubblicitaria. 

In conclusione, l’importanza delle insegne nell’odierno contesto commerciale risiede nella loro capacità di attirare clienti e consolidare l’identità aziendale. Tuttavia, la sostenibilità ambientale è diventata un imperativo, spingendo l’adozione di insegne luminose eco-sostenibili come le LED. Queste, infatti, offrono vantaggi significativi in termini di efficienza energetica e durata, rappresentando una scelta strategica per le aziende che mirano a coniugare visibilità e responsabilità ambientale.